Le Comunità Energetiche

Cosa sono, i vantaggi e come costituirle

Che cosa è comunità energetica

Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili?

Le Comunità Energetiche Rinnovabili, definite anche con l’acronimo CER, sono le più famose tra le 7 configurazioni di autoconsumo diffuso introdotte dalla delibera 727/2022/R/eel con il Testo Integrato per l’Autoconsumo Diffuso (TIAD). Sono entità giuridiche costituite da membri come cittadini privati, aziende, enti pubblici locali o piccole e medie imprese che si uniscono volontariamente all'interno di un'area geografica specifica per condividere l'energia prodotta localmente da uno o più impianti di energia rinnovabile.

L'obiettivo principale della partecipazione è l'autoconsumo diffuso, ovvero la condivisione attraverso la rete di distribuzione dell’energia che viene prodotta all’interno della comunità, con benefici economici, sociali e soprattutto ambientali per l'area in cui operano.

Le CER sono definite dal decreto legislativo 199/21 e regolate dall'Autorità di Regolazione per l'Energia Reti e Ambiente (ARERA) attraverso le delibere 318/2020/R/eel e 727/2022/R/eel. L'energia auto consumata in queste configurazioni è remunerata tenendo conto dei costi di esercizio delle reti elettriche che vengono mediamente evitati per effetto dell'avvicinamento elettrico di produzione e consumo nella medesima ora, oltre che incentivata vista la provenienza da fonti rinnovabili.

Ulteriori informazioni sull'energia condivisa, auto consumata e incentivata possono essere reperite sul sito di ARERA, nella sezione dedicata al TIAD.

 

Come funzionano le Comunità Energetiche Rinnovabili

I membri, anche detti azionisti, di una Comunità Energetica Rinnovabile possono essere di tre tipi:

  • i consumatori passivi (consumer) ovvero i titolari di un punto di solo prelievo;
  • i produttori (producer) ovvero i titolari di un impianto di produzione,;
  • i prosumer, ovvero i consumatori che si sono dotati di un impianto di produzione finalizzato all’autoconsumo.

Prosumer e producer possono condividere con l’intera comunità l’energia elettrica prodotta. Se i membri della comunità energetica che si “scambiano” questa energia sono ubicati all’interno della medesima area convenzionale sottesa a una cabina primaria, questa verrà valorizzata tenendo conto dei minori costi di esercizio della rete elettrica e, inoltre, incentivata in quanto proveniente da fonti rinnovabili.

Il calcolo dell’energia elettrica condivisa e auto consumata dalla CER verrà effettuato direttamente dal GSE sulla base delle misure inviate dal distributore.

 

Infografica con il funzionamento di una Comunità Energetica

I vantaggi delle Comunità Energetiche Rinnovabili

L’obiettivo principale di una Comunità Energetica Rinnovabile è quello di fornire, a livello comunitario, benefici economici, sociali e ambientali ai propri azionisti, ai membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari.

Come costituire una Comunità Energetica

Con la delibera 727/2022/R/eel del 27 dicembre 2022, ARERA ha approvato il Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD) che disciplina le modalità per la valorizzazione dell’autoconsumo diffuso per le configurazioni previste dai decreti legislativi 199/21 e 210/21, tra cui le Comunità Energetiche. 

Il TIAD è applicato a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) previsto dall’articolo 8 del decreto legislativo 199/21, recante le disposizioni in merito agli incentivi per la condivisione dell’energia elettrica.

 

1. Individua la tua area convenzionale di appartenenza

Ai fini della valorizzazione dell’ energia autoconsumata, è necessario che i punti di connessione ricadano all’interno della stessa area geografica convenzionale.

Per verificare la tua area di appartenenza visita il sito del GSE, Gestore dei Servizi Energetici e visualizza la mappa integrata nazionale con tutte le aree convenzionali riferite alle cabine primarie.

 

2. Verifica i requisiti 

Secondo il TIAD i requisiti principali per accedere alle incentivazioni previste sono i seguenti:

  • gli azionisti o i membri possono essere persone fisiche, piccole o medie imprese (PMI), così come enti territoriali o autorità locali, a condizione che, per le imprese private, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l'attività commerciale e industriale principale.
  • i punti di connessione facenti parte della configurazione devono essere ubicati all’interno della medesima area convenzionale secondo le mappe definite dai diversi distributori.
  • possono essere inclusi impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili con potenza fino a 1 MW
  • gli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili devono essere entrati in esercizio successivamente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 199/21 dell’8 novembre 2021, nonché impianti di produzione entrati in esercizio prima della predetta data purché la loro potenza nominale totale non superi il limite del 30% della potenza complessiva in capo alla Comunità Energetica Rinnovabile.

Ulteriori informazioni relative ai requisiti per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile sono disponibili sul sito di ARERA nella sezione dedicata al TIAD.

 

3. Presenta l'istanza al GSE

I soggetti che intendono beneficiare del servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica autoconsumata devono presentare istanza al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per il tramite del Referente. Il GSE, una volta verificato che siano rispettati tutti i requisiti necessari per accedere al servizio di incentivazione dell’energia elettrica condivisa, stipula un contratto con il Referente.

 

 

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