#NORIFIUTINELWC

Forse vi sembrerà incredibile, ma Il 10% dei rifiuti trovati nelle spiagge italiane proviene dagli scarichi dei nostri bagni. Rifiuti buttati nel WC che raggiungono il mare, anche a causa di sistemi di depurazione inefficienti, e minacciano così la fauna marina. #NORIFIUTINELWC

Tra il 2016 e il 2017 Legambiente ha monitorato 46 spiagge lungo le coste italiane trovando di tutto: quasi 7.000 bastoncini per la pulizia delle orecchie, deodoranti per wc, contenitori per lenti a contato, assorbenti, blister, medicazioni. Rifiuti che dai nostri scarichi finiscono poi in mare. Ognuno di noi può fare la differenza: #NORIFIUTINELWC

Cotton fioc

91%

In assoluto, è il rifiuto più trovato di questa categoria

Blister

3%

Contenitori di medicinali e compresse, di tutte le forme e colori

Assorbenti

2%

Ma anche applicatori di tamponi, pellicole protettive e prodotti per l’igiene intima.

Medicazioni

2%

Cerotti, bendaggi e tamponi medici

*Dati Legambiente, Indagine Beach litter 2016 e 2017

Assorbenti

cerotto

cotton-fioc

deodorante

Legambiente

lenti

rasoio

rifiuti

spazzatura

spazzolone

Apriamo bene le orecchie.

Il 9% dei rifiuti sulle spiagge italiane è costituito da bastoncini per la pulizia delle orecchie, che purtroppo vengono buttati comunemente nei WC. Parliamo di quasi 7.000 pezzi trovati in 46 spiagge monitorate da Legambiente tra il 2016 e il 2017. Pensate: 1 cotton fioc ogni passo sulla sabbia, per essere precisi 79 ogni 100 metri!

Perché non vanno buttati nel wc?

Nei WC e nelle tubature non va buttato nulla: i rifiuti intasano e se finiscono in mare inquinano, specie se sono di plastica. Non lasciamoci ingannare dall’etichetta: la dicitura “biodegradabile” o “gettabile nel wc” non è un buon motivo per farlo! Usare il cestino non ci costa nulla!

NB: questo vale anche per tutte le sostanze liquide inquinanti: detergenti non biodegradabili, sostanze nocive, olii e grassi di cucina e non.

Il problema del marine litter sta assumendo proporzioni allarmanti.

Si calcola che ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti finiscono nei mari e negli oceani del mondo. Vengono chiamati rifiuti marini (marine litter), ma l’80-90% di questi rifiuti è plastica, materiale pericoloso perché persiste nell’ambiente per centinaia di anni, accumula sostanze tossiche e viene ingerito dalle specie marine. Sta anche a noi invertire questo trend, con scelte più responsabili: acquistando prodotti con meno imballaggi, differenziandoli al meglio e non gettandoli nei WC. Ognuno di noi può così ridurre l’impatto dell’inquinamento che intacca la biodiversità marina.

Scopri di più sul problema
su www.legambiente.it/marinelitter

Finalmente al bando i cotton fioc di plastica!

Per far fronte all’invasione di cotton fioc Legambiente si è mossa anche per affrontare il problema dal punto di vista normativo. Dopo una battaglia, portata avanti insieme a Marevivo, è stata inserita nella nuova Legge di Bilancio la messa al bando dal 2019 dei cotton fioc non biodegradabili e non compostabili. Una grande vittoria sull’esempio di quanto l’Italia aveva già fatto con il bando ai sacchetti di plastica e in linea con la messa al bando dei bastoncini per le orecchie voluta dalla Francia a partire dal 2020.

#NORIFIUTINELWC insieme a Goletta verde

È la campagna di Legambiente che dal 1986 naviga ogni anno i mari italiani per denunciare l’inquinamento, le illegalità a danno di mare e coste e promuovere
la sostenibilità ambientale. La campagna #NORIFIUTINELWC viaggia insieme a Goletta Verde con tante tappe in tutta la penisola.

Cos’è il nudge?

Non è strano come talvolta prendiamo decisioni senza pensarci per più di un secondo? In realtà gli studi accademici, svolti nell’ambito della psicologia cognitiva, dicono che oltre il 90% delle nostre decisioni quotidiane sono prese in modo inconscio e automatico. Il Nudge, ovvero “la spinta gentile” è proprio questo: apportare piccole modifiche alla routine, con l’obiettivo di far adottare alle persone comportamenti virtuosi, senza che nemmeno se ne rendano conto. Per a campagna #NORIFIUTINELWC abbiamo usato le tecniche “Feedback Informativo” e “Gamification”.